Ci sveglieremo, una mattina,
e non sentiremo più il bisogno
di spiegare, di sprecare fiato
parole, tempo, gioie e dolori
con chi non sa e non vuole
saperne d’ascoltare.
Non saremo piú legati ad un passato
sempre troppo presente,
non per negligenza, memorie offuscate,
politicanti o revisionismi,
ma perchè non più necessario.
Non saranno più importanti
nuovi o vecchi patriottismi;
niente paesi, niente confini,
niente odi, sberleffi, fischi,
pregiudizi ed illusioni;
verde, rosso, bianco, nero,
torneranno ad essere solo colori.
Non saranno solo coloro che adesso
non capiscono, o capiscono benissimo.
Ci sveglieremo, tutti, e saremo obsoleti.
Abbasseremo le braccia, apriremo le mani,
alzeremo gli occhi e ci lasceremo andare.
Una mattina. Ma non oggi, non ancora.