Ho camminato lungo il fiume, oggi.
L’ho tenuto sulla destra
a distanza di un braccio
e l’ho seguito, in silenzio.
Non ci ho parlato; d’altronde
uno è fiume e l’altro è uomo
una è acqua e l’altra è carne
uno è sassi e l’altro è ossa.
Con le dita ne ho seguito
il corso, tracciando il colle
al di là dell’altra riva,
percorrendo con lo sguardo
la vecchia giovinezza
della cima smussata;
ho sorriso, e mi sono passato
la mano fra i capelli.
Non ho camminato a lungo
non ne avevo il tempo.
Non l’ho seguito fino in fondo
non sono partito alla sorgente.
L’ho lasciato correre
tranquillo nel suo letto,
il fiume verso destra
io nel senso opposto
tornando verso casa.