Se l’avessi scalato negli Stati Uniti
sarebbero stati quattrocentoventi metri
in quarantadue (più zero) minuti
fatti il quattro/venti.
Ma alla fine il progetto
è andato ai quattro venti;
troppo avventata forse
l’idea, troppo radicata
nel suolo ferroso
(elemento che comunque
si fonde intorno ai millequattrocentoventi
gradi Kelvin – le coincidenze)
delle catene intorno alle zone
di casa, ai prati di libri, in festa, in fiore,
d’estate, che coprono le montagne
che in realtà sono colline. Alte,
ma colline.
Meno male mi si concede
la licenza poetica.