Alzati, e cammina. L’inizio del movimento
non è difficile: metti davanti all’altro il piede
e poi l’altro, e poi ancora, e così via, a ruota
fino a che non si alzano altri, e comincia la ruota
a girare, anche nel piccolo è movimento
è tuo, è nuovo, è qualcosa che inizia a prender piede.
Qualcosa che si dissesta, si smuove, un piede
che perde ma poi si riprende, che la terra ruota
su se stessa, ma non per egoismo: libera, in movimento.
E col tuo, di movimento, non devi far la ruota: prima un piede, poi l’altro.
(Tritina: tre strofe di tre versi, tre parole chiave [piede, ruota, movimento], schema ABC, CAB, BCA, più verso finale con tutte le tre parole.)
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