Cicindele, grilli, formiche di velluto, tutte
conoscono la frizione utile di parte su parte,
come strofinare ala su gamba, plettro su lima,
segna il territorio, evoca compagni. Come
un labbro sfregato su creste finemente dentate
risuona dolce come ago su vinile. Ma
a volte un corpo da solo è insufficiente.
Quindi il picchio sulla scossalina del camino
diventa la nostra sveglia mattutina. O
più tardi, rincasati, lo sfogliare del vento
che chiama a sé tra le foglie dello spino. Il tetto
inarca la schiena di lamiere per trovare la pioggia.
Il letto cigola dolce mentre mi giro su un fianco.
Che suono creerà il tuo corpo con il mio?
[Originale in inglese di Jessica Jacobs, ‘Stridulation Sonnet’]