Metronomo di coltello su tagliere
un coro di rumori
gli occhi mi si riempiono
mentre lei continua senza una lacrima
in fondo al corridoio, odori pungenti
ci sorpassano
lei ronza e borbotta
muovendosi al ritmo suo
un gorgoglio ci scappa dallo stomaco
accogliamo al suo posto dolcezza
ci abbuffiamo col naso
mentre la ammiriamo
oggi
ne copio i suoni
cercando di ricreare gli odori
gli occhi mi si riempiono
e mi fermo
il frigo ronza
e fa eco nella stanza
toccando ogni pezzo di estraneità
non c’è spettacolo qui
il calore portato via
da distanze e tempo
[tradotto con permesso dall’originale inglese di Marlene Min-ling Liao, su Ricepaper]